Come si svolge l'intervento?

Aspetti generali

QUALI FASI COMPORTA L'INSERIMENTO E LA MESSA IN FUNZIONE DEGLI IMPIANTI?

 

La prima fase terapeutica consiste in un dettagliato colloquio con il paziente durante il quale gli debbono essere fornite chiare informazioni circa la sua situazione dentaria con l’indicazione delle varie possibilità terapeutiche e dei relativi rischi. Il paziente deve rendersi perfettamente conto dell’importanza e delle eventuali conseguenze dell’intervento. Il consenso del paziente viene richiesto di solito per iscritto sempre dopo un’esauriente spiegazione.

 

Se il paziente acconsente e se non sussistono controindicazioni si procede all’inserimento dell’impianto nell’osso mandibolare o nell’osso mascellare in anestesia locale.

L’intervento dura circa 20-30 minuti per ogni impianto inserito salvo complicazioni e non è doloroso durante il suo svolgimento. In fase di guarigione si può manifestare un lieve dolore ed una lieve tumefazione, (come dopo un’estrazione) L’intervento è preceduto e seguito dall’assunzione di farmaci, a discrezione dell’odontoiatra curante, tra cui sono inclusi antibiotici e antiinfiammatori per evitare infezioni ed un eccessivo disagio postoperatorio. Se il paziente manifesta la necessità, l’intervento può essere eseguito con l’ausilio del protossido d’azoto ossia un gas che può essere inspirato in una miscela con l’ossigeno al fine di rendere il paziente più tranquillo e con una migliore compliance nei confronti dell’intervento. Il paziente rimane sempre perfettamente sveglio e collaborante con il chirurgo, nonché sempre perfettamente in grado di alzarsi dalla sedia in qualsiasi momento e camminare in perfetta autonomia.

 

Dopo alcuni giorni avviene la rimozione dei punti.

 

protossido d'azoto

 

Secondo la metodica tradizionale si attendono da 3-4 a 6 mesi circa a seconda della posizione degli impianti, prima di procedere alla seconda fase chirurgica che consiste nel collegare un "pilastro di guarigione" all’impianto . A breve il pilastro di guarigione viene sostituito con un moncone avvitato che costituisce il supporto dapprima per una corona provvisoria e solo in seguito per una corona definitiva (FASE PROTESICA).

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