Chi può affrontare l'implantologia?

Aspetti generali

Praticamente quasi tutti!!! Valutato il paziente nelle sue condizioni generali di salute, l’osso disponibile e la sua qualità le motivazioni del paziente, si può affermare che quasi ogni caso di edentulia parziale o totale può essere risolto con l’uso degli impianti.


Argomenti trattati:

 

CONTROINDICAZIONI ALL'IMPLANTOLOGIA

PRESUPPOSTI ANATOMICI

 ESISTONO LIMITI DI ETÀ PER L'IMPLANTOLOGIA?

SCHEMA PER UN TRATTAMENTO IMPLANTARE


 

 

 

CONTROINDICAZIONI ALL'IMPLANTOLOGIA

Esistono tuttavia quelle che in medicina vengono definite delle "controindicazioni" di carattere locale o generale, temporanee o permanenti che sconsigliano fortemente la terapia implantare. Per questo motivo il paziente deve rispondere sinceramente ed esaustivamente alle domande che vengono rivolte dall'odontoiatra in occasione della visita preliminare. Solitamente oltre al colloquio verbale si chiede al paziente di compilare e firmare un modulo questionario che permette all’odontoiatra di inquadrare correttamente la situazione clinica remota e recente del paziente e quindi desumere indicazioni e controindicazioni.

Ad esempio non è consigliabile sottoporsi a terapia implantare se il paziente attraversa un periodo di particolare stress psicofisico, oppure durante una gravidanza.

Non si possono eseguire questi interventi se sono in atto trattamenti farmacologici anticoagulanti od immunosoppressori. Anemie, alterazioni delle difese contro le infezioni e della coagulazione e anche il diabete giovanile costituiscono controindicazioni assolute all’implantologia endo-ossea. In caso di malattie cardiocircolatorie, in pazienti con protesi valvolari cardiache e pregresse endocarditi batteriche esistono rischi elevati che vanno valutati con il cardiologo curante. Anche in caso di particolari malattie dell’osso si devono vagliare attentamente i pro ed i contro dell’eventuale terapia impiantare.

 

 

illustrazione raffigurante la mandibola in sezione trasversale che mette in evidenza l’altezza e la dimensione orizzontale di osso necessaria al posizionamento di un impianto

 

 

 

 

Illustrazione raffigurante diverse densità ossee: a sinistra osso più denso tipo 1 e 2 a destra osso più trabecolato tipo 3 e 4

 

 

 

 

 

 

Illustrazione raffigurante l ’ampiezza minima della cresta per accogliere completamente l’impianto senza fenestrazioni ossee

 

PRESUPPOSTI ANATOMICI

La disponibilità ossea, nella breccia edentula in cui è prevista l’incorporazione di impianti , è della massima importanza qualunque sia il sistema impiantare che si intende usare. Servendosi degli attuali mezzi diagnostici ( analisi delle radiografie, modelli ecc…) è possibile valutare con sufficiente precisione, altezza, larghezza, lunghezza e forma dell’osso nonché i prevedibili rapporti tra impianti e sovrastruttura protesica.

In particolare si deve prestare attenzione a due strutture anatomiche una nella mandibola (osso inferiore) l’altra nel mascellare (arcata superiore). Si tratta cioè del canale mandibolare che contiene il nervo alveolare inferiore e che decorre nel corpo mandibolare dal suo ingresso nella branca montante della mandibola fino alla sua fuoriuscita a livello del forame mentoniero e del seno mascellare cavità pneumatica del mascellare superiore. A seguito di estrazioni dentarie laterali, il seno mascellare occupa lo spazio che era delle corrispondenti radici dentarie (pneumatizzazione). Mentre l’offesa del nervo alveolare inferiore comporta una paralisi e anestesia dell’emilabbro corrispondente, non è stato possibile dimostrare l’insorgenza di complicazioni postoperatorie se viene sfondato il pavimento del seno mascellare.

 

 

 

In questa immagine si vedono: la posizione del seno mascellare rispetto ai denti superiori ed il nervo alveolare inferiore rispetto alle radici dei molari inferiori.

 

ESISTONO LIMITI DI ETÀ?

L’età di per sé non è una controindicazione all’uso degli impianti. Tuttavia un paziente più anziano può presentare problemi di salute che sconsigliano l’implantologia. Per quanto riguarda il paziente in età adolescenziale dove talvolta si presenta la necessità di sostituire elementi andati perduti a causa di incidenti traumatici, è indispensabile attendere fino a che non si sia realizzato un completo sviluppo osseo dei mascellari il che deve essere valutato per ogni singolo caso!

Non si possono fare impianti su pazienti giovani prima del completamento della crescita (16 anni per le femmine, 18 anni per i maschi).

Schema riassuntivo

per un piano di trattamento implantare

 

 

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